AMD keynote a Taipei. Ryzen di terza generazione e AMD Navi a 7nm

Ryzen di terza generazione

Indice

Si tratta della novità più attesa e rumoreggiata degli ultimi mesi.
I nuovi processori Ryzen a 7nm, denominati “Matisse”, presentano alcune feature chiave:

  • Supporto al nuovo standard PCIe 4.0
  • Processori consumer oltre gli 8 cores 16 thread, ovvero 3900x 12 C / 24 Th
  • 15% IPC sopra la seconda generazione e frequenze più elevate
  • Cache di dimensioni maggiori rispetto alla precedente generazione
  • Miglior rapporto performance per watt


In particolare abbiamo visto in azione i seguenti processori :

  • Ryzen 7 3700x 8C / 16Th 3.6 ghz con boost a 4.4 ghz , 4 MB cache L2 , 32MB cache L3 ed un TDP di 65w. Presentato ad un prezzo di 329 dollari (stesso prezzo a cui lanciarono il 2700x).
  • Ryzen 7 3800x 8C / 16Th 3.9 ghz con boost a 4.5 ghz , 4 MB cache L2 , 32MB cache L3 ed un TDP di 105w. Presentato ad un prezzo di 399 dollari.
  • Ryzen 9 3900x 12C / 24Th 3.8 ghz con boost a 4.6 ghz , 6 MB cache L2 , 64MB cache L3 ed un TDP di 105w. Presentato ad un prezzo di 499 dollari (l’i9 9900k fu lanciato a 529dollari).


Durante la presentazione abbiamo visto anche diversi confronti.

Il primo tra il 3700x (8 C / 16 Th) ed il 9700k (8 C / 8 Th) su cinebench r20 che vede il 3700x avanti del 23% in multithread.
Il secondo tra il 3900x ed il 7920x su Blender, che vede il 3900x avanti del 18% .
Lato gaming, abbiamo visto un confronto del nuovo 3800x ed il 9900k su PUGB (playerunknown’s battlegrounds) con la CPU AMD leggermente in vantaggio (143-144 fps per il 9900k contro 148-149fps per il 3800x) per quanto riguarda gli FPS resi dal sistema. Questo test va preso con la dovuta diffidenza, perchè in realtà senza un OSD chiaro, con i relativi dati di utilizzo e frequenze su CPU e GPU, ci sono molte incognite.
Dopo aver snocciolato sinteticamente i dettagli della presentazione, andiamo ad alcune considerazioni.
“Perche solo 12 Cores e 24 Thread? Ma non dovevano essere 16 / 32?”
Innanzitutto, i rumors vanno presi come delle scommesse, delle provocazioni fatte per creare scambi di opinioni e creare hype. Ma raramente sono più di questo. Chiunque abbia preso i rumors di questi ultimi mesi come oro colato li ha sopravvalutati e presi per ciò che non sono.
Del resto, le motivazioni possono essere molteplici. In primis , su una piattaforma consumer più di 12 C / 24 Th in realtà non sono necessari, anzi, una proposta a 12 cores è molto generosa. Su questo tipo di prodotti una soluzione a singolo CCX è ideale, soprattutto dato che un multi CCX introduce latenze, così come abbiamo visto nelle precedenti generazioni di Ryzen. Chiunque necessiti realmente di 16 o più cores ha bisogno di una piattaforma per workstation, dedicata a queste esigenze.
Lanciare un 16 cores su piattaforma consumer probabilmente avrebbe creato qualche disagio di troppo ad AMD sul successivo lancio della nuova generazione di Threadripper.
Come ultima considerazione a riguardo, non è da escludere che AMD abbia valutato di conservare qualche asso nella manica, qualche pallottola extra, per il futuro.
“Ma dove sono finiti i 5 ghz? solo 4.5 – 4.6?”
Tralasciando la solita considerazione sui rumors, ci sono alcuni dettagli da valutare e su cui riflettere. Non abbiamo avuto alcuna indicazione riguardo l’xfr , ovvero una sorta di overclock intelligente automatico già vista nei precedenti ryzen. Prendiamo ad esempio il 1800x che è dato a 4 ghz di boost, ma che noi sappiamo boostare in xfr fino a 4.1 ghz. Non sappiamo dunque come si comporterà l’xfr in questi processori e quanto margine verrà dato a quest’ultimo.
Fino ad oggi abbiamo visto che i prcedenti Ryzen non presentano una grossa propensione all’overclock. Ciò è dovuto in parte anche al silicio utilizzato. Il silicio Global Foundries non ha mostrato un ottimo comportamento in overclock all’aumentare dei volt, nè su Ryzen nè su Polaris nè su Vega.
Sul nuovo 7nm TSMC sappiamo ben poco, a parte sulla Radeon VII che pur trattandosi di un semplice die shrink di Vega 14nm ha mostrato un comportamento in overclock migliore. Sbilanciarci in previsioni sull’overcloccabilità dei nuovi processori è davvero difficile, disconoscendo il comportamento con l’aumento dei volt del nuovo silicio adoperato. In un equilibrio come questo, un overclock di 200 – 300mhz può fare qualche differenza e non è da escludere a priori, dato che non abbiamo elementi per farlo.
“Ma solo il 15% di IPC? a 7nm non potevano fare di più?”
La storia ci aiuta ad interpretare questo dato. Se consideriamo le generazioni di Intel Core, durante i vari processi produttivi e miglioramenti architetturali, scopriamo che in realtà il 15% è un grosso salto. Mantenendo e migliorando la medesima architettura, quindi senza ricorrere a stravolgimenti radicali, Intel non sempre è riuscita a garantire un aumento del 10’%, basti pensare a sandy bridge (seconda generazione) ed ivy bridge (terza generazione).
Prendiamo in considerazione Skylake che, anche usufruendo delle nuove DDR4, non è riuscito a staccare del 10% haswell in tutti gli ambiti, anzi se consideriamo cinebench R15 single core, un 4770k , con boost fino a 3.9 ghz, registra 163 punti ed un 6600k , con boost a 3.9 ghz, registra 169 punti (abbiamo preso in considerazione i dati di una recensione di Tom’s Hardware QUI). Siamo lontani dal 10%.

Se questo 15% di incremento a livello di IPC fosse confermato dalle review sarebbe un grosso salto, che porterebbe forfettariamente AMD avanti rispetto ad intel di circa un 10% a parità di clock. Differenza che , come abbiamo visto, senza ricorrere a stravolgimenti radicali dell’architettura, non è facile da colmare anche utilizzando un nuovo processo produttivo.
Alcune percentuali non vanno sottovalutate e prese alla leggera.
Meritano una menzione anche i Ryzen 5, che non abbiamo visto all’opera ma che potrebbero rivelarsi, come sempre, dei prodotti eccezionali per il gaming. Per tutti i dettagli basta visitare la pagina AMD QUI.

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