CONCLUSIONE
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Giunti alla fine dei test, il nuovo processore AMD di fascia mainstream mi ha convinto, quasi, in tutto.
Le frequenze a stock, nonostante sia un modello X, restano abbastanza lontane dai 4400mhz promessi. In gioco è molto raro vedere uno dei core salire a 4225-4250mhz, e sui giochi più esigenti le frequenze si assestano sui 4175mhz mediamente. Durante il test su Cinebench R20, le frequenze crollano a 4075-4100mhz.
I Bios sono certamente ancora non ottimizzati al meglio, e probabilmente l’xfr non è sfruttato a dovere, ma allo stato attuale delle cose, è difficile giustificare 50euro di sovraprezzo del 3600x rispetto al 3600. Sicuramente il wraith spire è un dissipatore migliore del wraith stealth, ma non giustifica l’esborso maggiore.
Il 3600 ha un prezzo aggressivo sul mercato, intorno ai 200euro, che lo rende un’alternativa preferibile.
L’unico tasto dolente di questo processore, è proprio il suo fratello minore 3600. Si potrebbe dire, ironicamente, che AMD in questo caso si sia fatta una concorrenza aggressiva da sola. Tolto ciò, le performance del nuovo gioiello AMD sono estremamente convincenti.
In multicore va talvolta meglio, talvolta sullo stesso livello di un 1700x che è un 8 cores con 16 threads. Le performance in single core staccano nettamente tutti i processori di precedente generazione. L’unico processore che mantiene un piccolo (circa il 10%) vantaggio sul 3600x solamente in alcuni tasks che sfruttano il multicore, come nel rendering, è il 2700x.
In gaming il miglioramento tecnologico offerto da AMD è netto, e le vecchie generazioni di Ryzen vengono battute dal nuovo 7nm con estrema facilità.
Il 3600x è un processore perfettamente in grado di essere affiancato a qualsiasi GPU presente sul mercato, compresa la 2080ti.
Questo è un aspetto importantissimo per i gamers, che sono il vero target di queste CPU. Un processore come il 3600 o il 3600x, a circa 200-250euro, sono capaci di gestire una GPU top di gamma, consentendo quindi di non spendere il grosso del budget sulla piattaforma, ma di concentrarlo sulla scheda grafica, complice la compatibilità con le motherboards B450 che sono sicuramente più economiche delle x570 e su cui si hanno performance più che convincenti.
Il margine in overclock sulla CPU è ristretto, l’xfr fa il suo dovere nonostante non sia sfruttato probabilmente al meglio con i Bios di oggi. Ma in generale il margine di overclock, inteso non esclusivamente sulla CPU in se, è buono.
Purtroppo siamo stati abituati che l’overclock riguarda esclusivamente il moltiplicatore della CPU e cache (per i più meticolosi) ed un paio di parametri riguardanti i volt. Questo modo di overcloccare che andava bene sui vecchi FX o su Intel, su am4 è invece piuttosto limitato e si raggiunge il massimo in pochi click e test.
Poche testate e pochi recensori, nel tempo, si sono seriamente interessati all’overclock sulle Ram, che a causa di poca informazione e poca chiarezza da parte dei produttori su molti dei parametri coinvolti, risulta più ostico.
Su am4 è proprio sulle Ram che risiede il vero margine di miglioramento in overclock, ed in gaming è piuttosto evidente. Con la dovuta dovizia, si raggiungono prestazioni al top della fascia, ed un frametime invidiabile anche su tripla A veramente esigenti.
Il 3600x , in gaming, rappresenta un upgrade valido per i possessori di Ryzen di prima generazione e seconda generazione, anche per i possessori di un 2700x, che resta preferibile solo ed esclusivamente per un utilizzo in ambiti multicore.
Il nuovo Ryzen 5 si trova ad un prezzo di circa 260 euro (QUI), il rapporto prezzo/performance offerto è grandioso ed è superiore solo nel 3600, che a circa 210-220euro (QUI) rappresenta un bestbuy indiscusso.