Nella giornata di ieri Apple ha annunciato i primi Mac basati su chip con architettura ARM.
I nuovi prodotti della casa della mela si configurano in tre differenti opzioni, il Mac Mini, il MacBook Air ed il MacBook Pro 13”. Tutti e tre i prodotti sono basati sul medesimo SoC, il AS M1.
Il nuovo SoC Apple presenta 4 cores ad elevate performance e 4 cores ad elevata efficienza ed una Cache L3 di 16 MB. Dei 16 MB della Cache L3 solo 4 MB presenti a livello dei 4 cores ad alta efficienza. Il tutto è accompagnato da una GPU da 8 Cores e 16 Neural Engine Cores.
Ci sono però delle pessime notizie per quel che riguarda l’aggiornabilità dei Mac da parte degli utenti, dato che la RAM è saldata nel Chip. Quindi attenzione alla quantità di memoria presente nella variante che scegliete, dato che non sarà upgradabile.
Il nuovo chip targato Apple, a detta della società stessa dovrebbe offrire performance 3,5 volte superiori lato CPU e 6 volte superiori lato GPU nei confronti dei prodotti Intel presenti nella passata generazione di prodotti Mac. Inoltre il nuovo SoC dovrebbe permettere performance 15 volte superiori rispetto alle CPU Intel nel Machine Learning.
Gli utenti Mac, grazie all’accoppiata dei chip M1 unita all’OS Big Sur, potranno usufruire di un immenso parco app, tra le quali figurano anche app presenti su iPhone ed iPad.
Secondo Apple grazie all’elevata efficienza energetica del nuovo chip, la durata della batteria sui nuovi Mac è pressochè raddoppiata.
Tra il MacBook Air ed il MacBook Pro 13 non ci sono grosse differenze. Infatti i due portatili presentano lo stesso identico chip, lo stesso schermo e le stesse configurazioni di memoria. Inoltre su entrambi i Mac sono presenti solo due USB-C Thunderbolt.
Le principali differenze dai due prodotti sono poche e probabilmente poco significative per la maggior parte dell’utenza. I due MacBook presentano una ricarica a 30W nell’Air contro 60W nel Pro alle quali corrisponde rispettivamente una batteria di 48,8 Wh e di 58,2 Wh. Altro elemento caratterizzante del MacBook Pro consiste nella presenza della oramai classica Touchbar.
Il MacBook Air presenta una dissipazione totalmente passiva, mentre il Pro presenta una dissipazione attiva che dovrebbe eliminare le possibili limitazioni legate alla dissipazione.
Altro elemento caratterizzante del MacBook Pro consiste nella presenza della oramai classica Touchbar.
Il Mac Mini (come gli altri modelli) non si discosta dal design dei suoi predecessori, ma porta con se una serie di innovazioni sotto la scocca, prima su tutte il chip M1 ed una dissipazione attiva.
Il nuovo Mac Mini presenta la possibilità di poter effettuare un output video in risoluzione 6K, potendolo accoppiare a due monitor Apple Pro Display XDR 6K. Dubitiamo ad ogni modo che un utente accoppi un monitor di quel genere ad un PC che costa un decimo del monitor stesso.
Le tre proposte della casa di Cupertino hanno un prezzo di partenza di 699$ per il Mac Mini, 999$ per il MacBook Air e 1299$ per il MacBook Pro ed arriveranno sul mercato a partire dal 17 Novembre.