Dopo Intel ora anche Apple è sul tavolo degli imputati, per aver presumibilmente violato dei brevetti, stavolta riguardanti le tecnologie IA.
Chi risulterebbe parte lesa in questo caso è la Shanghai Zizhen (Xiao). La società operante nel settore dell’IA avrebbe denunciato Apple, che con il suo assistente vocale Siri avrebbe violato delle patenti, richiedendo un risarcimento da ben 1,43 Miliardi di Dollari. Oltre all’ingente somma di denaro la società cinese ha inoltre richiesto la sospensione della vendita dei prodotti Apple che fanno uso di Siri in Cina.
Questa è solo una tappa di un battibecco nato nel 2011, dopo l’introduzione di Siri su iPhone. Infatti solo ora la corte suprema cinese ha riconosciuto a Xiao la titolarità del brevetto registrato nel 2009 che tratta della tecnologia implementata nel servizio di chatbot di Shanghai Zizhen.
La situazione è estremamente delicata, poichè se Xiao richiedesse un’ingiunzione preliminare, potrebbe essere sospesa la vendita in Cina dei prodotti Apple da subito, fino alla fine del processo. Dal canto suo Apple respinge ogni accusa, sostenendo che Siri non abbia niente in comune con la tecnologia coperta da brevetto della società cinese.