Fysetc MK3S Clone Review. Nel 2022 è una valida scelta?

Prova sul campo

La Prusa MK3S ha come obiettivo principale l’affidabilità e la ripetibilità dei risultati ed in questo il clone Fysetc non differisce. Il firmware ha un Wizard di prima calibrazione assolutamente intuitivo e comodo, che farà diversi check e vi guiderà lungo le fasi iniziali di calibrazione rendendole rapide ed estremamente semplici.
Abbiamo testato la funzionalità del sensore filamento tramite l’apposito test contenuto nel firmware, confermandone l’affidabilità.
Il power panic è stato testato svariate volte e si è dimostrato sempre efficace e preciso. A differenza di molte stampanti economiche che posseggono la ripresa di stampa in caso di mancanza di corrente solamente a livello software, questo sistema farà alzare la testa di stampa e la parcheggerà in modo che il filamento non trasudi sul pezzo e facendo in modo che la ripresa risulti estremamente precisa ed affidabile. A tal proposito abbiamo inserito nelle prove una Benchy in PLA che ha subito una mancanza di corrente.

BENCHY PLA SILK

La nostra solita barchetta è un test evergreen. Questo clone di MK3S ha prodotto un risultato eccellente sia negli sbalzi che nei dettagli. Come detto in precedenza questa stampa ha inoltre subito una mancanza di corrente e si è attivato il sistema di power panic. La precisione del sistema ha reso la ripresa del tutto indolore ed è infatti invisibile sul risultato finale qualsiasi difetto derivante da questo piccolo incidente di percorso (causato volontariamente) .

CALIBRATION CUBE

Il cubo di calibrazione ha prodotto un risultato degno di nota. Il calibro ci ha dato un risultato di 20.00 per X 20.01 per Y e 20.01 per Z. Praticamente dimensionalmente perfetto. Anche l’estrusore ha prodotto un risultato congruo, estrudendo 10cm di filo su 10cm. Questo kit, una volta assemblato, ha mostrato risultati corretti dimensionalmente, senza bisogno di ulteriori calibrazioni. Tuttavia in quello che avevamo già in possesso, abbiamo dovuto effettuare dei piccoli aggiustamenti sull’estrusore. Quindi è sempre meglio controllare con precisione, perché delle piccole variazioni, tranne in rarissimi casi (talvolta anche fortuiti), sono sempre presenti.

STRINGING TEST PETG

Abbiamo usato il classico stringing test con del PETG e non ci aspettavamo nulla di diverso dalla MK3S. Abbiamo ottenuto un risultato perfetto. Il merito è anche in parte da attribuire all’hotend Mellow, che ha delle performance eccellenti sia per quanto riguarda le retraction, che per quanto riguarda le cuciture

BENCHY IN ABS

Utilizzando ABS e ASA, l’hotend stock è praticamente al limite delle temperature considerabili sicure, a causa della presenza del PTFE nella gola. Con il V6 Mellow, invece, possiamo spingerci a stampare questi materiali senza preoccupazioni ed abbiamo infatti provato una Benchy in ABS. La benchy è stata stampata con uno spessore di Layer di 0.22 ad 80mms per le pareti esterne e 100mms per quelle interne. Abbiamo impostato a 180mms la velocità del riempimento, 250mms gli spostamenti. Per quanto riguarda le accelerazioni i valori utilizzati sono di 2000mms^2 per le pareti, 2500mms^2 per il riempimento e 10000mms^2 per gli spostamenti.
Qualche piccolo difetto negli sbalzi è presente, ma con l’ABS a queste velocità, non potendo abbondare con il raffreddamento, è inevitabile.
Nonostante sia stata stampata senza enclosure, il magnetico ha impedito il warping del pezzo, anche se qualche piccolo difetto dovuto alla contrazione del materiale è presente ed inevitabile quando si stampano questi materiali senza enclosure ed in un ambiente freddo. L’adesione è molto forte e consente stampe in ABS non troppo estese senza troppi problemi, anche non avendo una enclosure a disposizione, a patto di tollerare qualche piccolo difetto. Per ottenere un risultato migliore con questi materiali, soprattutto se si necessita di stampe molto estese, la realizzazione di una enclosure è fortemente consigliata.
A tal proposito segnaliamo che è possibile realizzare l’enclosure seguendo il progetto sul sito Prusa QUI, ben spiegato e dettagliato. Tuttavia , in caso di stampa in enclosure consigliamo di stampare le parti dell’estrusore in ASA o ABS, in modo da prevenire eventuali deformazioni a causa delle temperature.

PEI ALTERNATIVO

Abbiamo inoltre testato un PEI prodotto da Fysetc, al prezzo di circa 8-9 euro nel package da 2 (acquistabile QUI). Questa superficie ha mostrato una forte adesione sia con il PLA che con l’ABS, persino migliore del PEI fornito con il Kit. Con il PETG l’adesione è risultata persino troppo forte, tanto da ritenere la stampa del PETG, specialmente con offset Z troppo basso e rimuovendo i pezzi in modo errato (ovvero staccandoli a forza), potenzialmente dannosa per questa superificie. Un comportamento simile è riscontrabile del resto anche nei PEI smooth Original Prusa, su cui il PETG tende ad avere un’adesione fin troppo forte.
Si tratta d
i un PEI non molto costoso ed interessante.

OWL TEST PLA

Questo gufo è stato stampato con layers a 0.2, velocità di 80mm/s per le pareti , 160mms per il riempimento, con le medesime accelerazioni usate per la benchy in ABS.
Il risultato finale è di tutto rispetto.

MANDALORIAN (HOTEND STOCK)

Questo Mandalorian è stato stampato con l’hotend stock ed in PLA. Il risultato finale è discreto nel complesso, ma presenta qualche piccola imperfezione. Nel dettaglio, anche con il PLA, le stampe tendono a presentare comunque un minimo di stringing (non eccessivo) e le cuciture, anche provando a giocare su CURA con i parametri di coasting, risultano sempre leggermente sporche (che si notino in alcuni punti è normale, chiaramente, con qualsiasi hotend), non raggiungendo una pulizia pienamente convincente. Ciò di cui parliamo è ancora più evidente guardando questo stringing test, effettuato sempre con l’hotend stock

Non si tratta di problematiche eccessivamente preoccupanti, ma il kit merita sicuramente un hotend migliore.

3 Comments

  1. Credo di averla letta almeno una ventina di volte…. articolo MOLTO ben spiegato e soprattutto trasmette quella voglia di provarci, eh che dire, ci ho provato. Stampante, hotend, guide comprate !!!

    Magari ci fossero tanti appassionati così !!! Grazie !!!

    1. Grande! Scelta coraggiosa e non per tutti, dato che richiede un po’ di pazienza e un po’ di confidenza con gli assemblaggi, ma una di quelle scelte che poi ripaga con una gran macchina. Hotend davvero eccellente il mellow, hai fatto più che bene a fare quell’upgrade. Nel complesso è una delle stampanti che preferisco e che uso quotidianamente nel mio parco macchine (ne ho più di una) 😀

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