Nell’infinita guerra a colpi di ban tra USA e Cina, una delle società colpite più pesantemente cerca di uscire fuori da un momento di relativa crisi. SMIC, società cinese produttrice di semiconduttori ed a partecipazione statale ha annunciato il nodo N+1 a 7nm.
SMIC a differenza di altre società che producono semiconduttori come TSMC e GloFo non fa affidamento su tecnologie e/o macchinari americani, ma bensì su prodotti di ASML, società produttrice di tecnologie di macchinari e tecnologia di fotolitografia olandese.
Il nuovo processo produttivo di SMIC, parrebbe presentare un miglioramento delle performance del 20% se paragonato a quelle ottenute da chip con lo stesso clock e basate sul loro PP a 12nm.
I livelli di performance e di efficienza dei chip prodotti dalla società di Shangai, dovrebbero essere equiparabili a quelli dei prodotti a 7nm non EUV di TSMC ed ai prodotti ad 8nm LPP di Samsung.
A detta di SMIC il nuovo nodo dovrebbe permettere di fatto la creazione di chip che presentano un aumento dei Transistor di 2.7 volte, ed una diminuzione dei consumi del 57% a parità di TDP rispetto al nodo a 12nm. Ricordiamo che il TDP non è eguale al consumo di un chip.
Il nuovo nodo della società cinese inizialmente produrrà esclusivamente prodotti a basso consumo.